Che Cos'è il Cheratocono
È una distrofia corneale che determina un assottigliamento ed un incurvamento progressivo della cornea, e la sua forma nel tempo passa da sferica a conica.
I sintomi sono:
– Calo del visus
– Annebbiamento visivo
– Fotofobia
– Mal di testa
– Visione notturna ridotta
E’ una patologia che ha carattere genetico ed insorge in età adolescenziale.

Esami
Presso il nostro studio sarà possibile sottoporsi all’esame strumentale più moderno e completo per la diagnosi tempestiva del Cheratocono, il TOMOGRAFO SIRIUS.
Questo strumento permette di effettuare TOPOGRAFIE E TOMOGRAFIE CORNEALI.
– TOMOGRAFIA CORNEALE: è un esame che analizza la forma e alcune caratteristiche ottiche e strutturali della cornea: come densità dei tessuti, trasparenza, profondità della camera anteriore e spessore. E’ un esame fondamentale per fare diagnosi precoce, in quanto analizza la cornea a tutto spessore evidenziando così il Cheratocono posteriore, quando è ancora in una fase precoce e spesso asintomatica.
– TOPOGRAFIA CORNEALE: la topografia da sola non è più utilizzata né consigliata.
In base alla forma e alla distribuzione dei cerchi si ottengono importanti informazioni qualitative e quantitative.
Dall’analisi computerizzata dell’immagine riflessa si ottiene una mappa della superficie corneale.
Anche la LAMPADA A FESSURA è un esame fondamentale che permette di evidenziare eventuali opacizzazioni e l’assottigliamento della superficie corneale nella zona interessata dalla deformazione.

Patologie
Terapie del cheratocono
Cross – Linking
- È il trattamento migliore per evitare il progredire di questa patologia e arrestarla nei suoi stati iniziali. È una tecnica chirurgica non invasiva che punta a rafforzare i legami nello stroma della cornea, il tessuto interessato dalle alterazioni patologiche provocate dal cheratocono. È una tecnica che sfrutta le proprietà della riboflavina che, fatta penetrare negli strati profondi della cornea, viene attivata con una lampada ultravioletta legandola al tessuto e irrobustendolo. L’intervento dura dai 30 ai 40 minuti, ed è privo di effetti collaterali e complicanze.
ICR (intra corneal ring)
- Gli ICR sono elementi rigidi in materiale sintetico trasparente a forma di semianello che vengono posizionati all’interno nello spessore della cornea in posizione medio-periferica (preservando così la zona ottica centrale) al fine di modificare la curvatura anteriore tramite un’azione meccanica. L’intervento ha caratteristiche di reversibilità. Gli anellini possono essere rimossi in qualsiasi momento e si può procedere eventualmente a trapianto di cornea o più semplicemente ritornare alla situazione di partenza

Altre tecniche chirurgiche
Trapianto lamellare anteriore:
- La DALK consiste nella sostituzione della sola parte anteriore della cornea, conservando l’endotelio, se è sano e in buone condizioni, e la sua membrana di sostegno, la Descemet. Per separare i vari strati della Cornea si utilizza la tecnica della big bubble, che consiste nell’iniezione forzata di aria nello spessore della cornea in modo da creare un clivaggio. Il vantaggio di questa procedura chirurgica è il minor rischio di rigetto.
Trapianto lamellare posteriore:
- È un trapianto che interessa soltanto il sottile strato posteriore (endotelio + la Descemet, cioè la membrana che lo sostiene). L’obiettivo è esattamente opposto a quello dell’intervento precedente: ci troviamo di fronte a una membrana endoteliale malata ma con uno stroma in buone condizioni e con ottime possibilità di recuperare la trasparenza. Esistono due principali tipi di trapianto lamellare posteriore:
- DSAEK ( Descemet’s Stripping Automated Endotelial
Keratoplasty). In questo caso lo strato di endotelio più la membrana di sostegno (Descemet), supportata da un sottilissimo strato di stroma, arriva in sala operatoria già preparato dalla banca delle cornee. - DMEK ( Descemet’s Membrane Endothelial Keratoplasty), ancora in fase di studio delle procedure chirurgiche e non ancora diffuso in tutti i centri di trapianto. L’obiettivo è quello di staccare esclusivamente l’endotelio e la membrana di sostegno (Descemet) mediante iniezione di aria o acqua nella cornea del donatore. Spesso la procedura risulta ancora troppo traumatica, anche se sicuramente in futuro si metteranno a punto metodiche più ripetibili.
Trapianto perforante PK:
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La Cheratoplastica perforante consiste nella sostituzione della Cornea in tutto il suo spessore, nei 7-8 mm centrali. Raramente vengono effettuati trapianti di diametro maggiore. Tutti i tipi di trapianto di cornea, specialmente il trapianto perforante (PK) necessitano di un attento monitoraggio per tutta la vita, con controlli frequenti nei primi tempi.