Infiammazioni oculari e Blefarite

Terapie

La Blefarite

La blefarite è un’infiammazione che colpisce il margine palpebrale che si arrossa e si gonfia con la formazione di crosticine, pustole e qualche volta può succedere che si ulceri alla base delle ciglia. I sintomi sono in genere molto evidenti, perché si prova la sensazione di avere un corpo estraneo dentro l’occhio. Subentrano prurito, eccessiva lacrimazione e sensibilità alla luce. Durante notte le secrezioni seccano e le palpebre si appiccicano.

Hand placing drops of eye drops in inflamed eye with infected stye, upper eyelid, ophthalmic medicine.

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Terapia della Blefarite

Il trattamento della blefarite si presenta difficile, data la tendenza a ripetersi ciclicamente e a cronicizzarsi. Il cardine della cura si fonda sul rispetto di talune norme igieniche locali e generali: è importante evitare di sfregarsi gli occhi e che le palpebre vengano pulite accuratamente almeno due volte al giorno attraverso prodotti specifici indicati dal medico (blefarette garze, detergenti a pH fisiologico) o con impacchi di acqua tiepida salata o soluzione di bicarbonato di sodio. Sono inoltre utili i massaggi delle palpebre per favorire la fuoriuscita delle secrezioni che rimangono all’interno dell’occhio. Le modalità devono comunque sempre essere indicate dal medico al fine di evitare che si aggravi l’infezione. Un’adeguata igiene alimentare (evitare cibi che sovraccaricano fegato e intestino, usare integratori di acidi grassi essenziali omega-3) e uno stile di vita poco stressato sono particolarmente utili.

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Lampada a fessura

Molto spesso la diagnosi di infezione oculare viene effettuata dallo specialista esaminando l’occhio con una semplice lampada a fessura, mentre altre volte l’oculista può ricorrere ad esami di laboratorio su prelievi (effettuati mediante tamponi congiuntivali o corneali), per individuare il possibile agente patogeno e – mediante un antibiogramma – valutare le eventuali resistenze agli antibiotici e, quindi, adottare la terapia più mirata.

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BlePhEx

Nelle forme ulcerative si ricorre ad antibiotici locali (colliri e/o pomate di azitromicina) e sistemici (eritromicina e tetracicline), anche associati a deboli cortisonici. Da tenere presente che l’utilizzo di cortisonici, in caso di autoprescrizione senza monitoraggio medico, può associarsi ad un rischio significativo di complicanze come cataratta e glaucoma.
 

Presso il nostro studio è possibile inoltre sottoporsi ad un trattamento di ultima generazione per pulizia palpebrale: BlephEx. BlephEx è un dispositivo medico utilizzato nel campo dell’oftalmologia per il trattamento della blefarite. La sua funzione è quella di esfoliare delicatamente il margine palpebrale rimuovendo i residui e le secrezioni prodotte dal processo infiammatorio. All’apice del dispositivo è applicata una morbida spugna che viene imbevuta di una soluzione saponosa apposita per la pulizia palpebrale. Attivando lo strumento la spugna ruoterà velocemente su se stessa rimuovendo a fondo i residui e i detriti batterici dal margine palpebrale. Il trattamento, che è assolutamente indolore e dura circa 8 minuti, provoca al paziente un immediato sollievo e una intensa sensazione di pulizia alleviando i sintomi della blefarite.

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